domenica 06 luglio 2025
Confindustria ha presentato un esposto sulla chiusura del Colle della Maddalena

C.S. n. 02

Comunicato stampa, Cuneo, 13/01/2014

con preghiera di cortese pubblicazione e/o diffusione


Confindustria ha presentato un esposto sulla chiusura del Colle della Maddalena

Franco Biraghi denuncia il comportamento omissivo tenuto dalle autorità competenti


Nel pomeriggio di oggi - lunedì 13 gennaio - il presidente di Confindustria Cuneo, Franco Biraghi, ha presentato, assistito dall’avvocato Alessandro Viglione di Mondovì, un esposto al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cuneo, per denunciare il comportamento gravemente omissivo sino ad ora tenuto dalle autorità competenti alla gestione della S.S. n. 21 del Colle della Maddalena. Comportamento ancora più grave in quanto imputabile – a quanto pare – al mancato intervento della Commissione valanghe (organo a questo compito deputato, ma che in molti territori montani non esiste e del quale comunque si è fatto a meno fino a pochi anni fa) a causa del mancato pagamento del rimborso spese deli ultimi due anni.
Per la pretesa di ricevere qualche migliaia di euro e per l’inerzia e lo scarso senso di responsabilità di chi gestisce il Colle, tutto il nostro sistema economico paga un prezzo inaccettabile, con la chiusura per venti giorni di una delle principali arterie di collegamento tra l’Italia e la Francia! L’associazione sta valutando la possibilità di agire anche a fine risarcitorio nei confronti di chi ha contribuito a causare un danno rilevante ai propri associati. “Questa iniziativa – sostiene il presidente Biraghi –, anche se nel frattempo il Colle sarà riaperto, ha una forte finalità: vuole essere un monito affinché un comportamento così irresponsabile non possa ripetersi in futuro”.
Di seguito un riassunto dell’esposto. “L’esposto presentato ha lo scopo di portare le Autorità competenti a conoscenza del comportamento gravemente omissivo sino ad ora tenuto dalle autorità competenti alla gestione della S.S. n. 21 del Colle della Maddalena. Come noto, infatti, a far data dal 25 dicembre scorso il transito sulla S.S. n. 21 del Colle della Maddalena risulta interdetto al traffico e le motivazioni sottese al perdurare di un così lungo divieto, si apprende dalla stampa, sarebbero da ricondurre non già al persistente rischio per la sicurezza degli utenti, bensì poiché lo sgombero della neve da parte di Anas spa risulterebbe impedito della mancata adozione, da parte della commissione valanghe della valle Stura, del necessario parere preventivo; parere che a quasi tre settimane dall’adozione del primo provvedimento interdittivo, ancora non risulta pervenuto. Ciò che ha dello sconcertante è la motivazione che sarebbe alla base dell’inaccettabile inerzia delle autorità preposte, vale a dire il mancato pagamento a favore della Commissione valanghe dei rimborsi spese degli ultimi due anni, circa 4.000 euro complessivi. Mentre la neve sta progressivamente scomparendo a causa dell’innalzarsi delle temperature e mentre il tratto francese del valico risulta da tempo aperto al transito, in Italia perdura quella che appare un’intollerabile, illecita e, soprattutto, ingiustificata compressione dei fondamentali diritti dei cittadini (primo fra tutti quello di potersi liberamente muovere, nonché quello di esercitare le essenziali attività economiche e di impresa), con gravissimo danno alla collettività. Ci si è pertanto rivolti alla Magistratura affinché valuti l’eventuale configurabilità nei fatti in questione (peraltro ampiamente riferiti nei giorni scorsi dagli organi di stampa) di eventuali ipotesi di reato”.

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