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C.S. n. 34
Comunicato stampa, Cuneo, 17/06/2014
con preghiera di cortese pubblicazione e/o diffusione
L’unione Alessandria-Cuneo apre la strada alla Confindustria del Piemonte Sud
Le due associazioni territoriali hanno firmato ieri uno storico protocollo di Federazione
Confindustria Alessandria e Confindustria Cuneo hanno siglato ieri sera – lunedì 16 giugno – nel Castello di Racconigi (Cuneo), il protocollo di Federazione che porterà alla nascita di un’unica area, funzionale e geografica, dotata di un nuovo modello organizzativo, attraverso l’integrazione delle due associazioni territoriali. La storica intesa attua le direttive della recente Riforma Pesenti di Confindustria, varata per snellire, semplificare e ridurre i costi dell’organizzazione del sistema Confindustria, in un’ottica di potenziamento dei servizi offerti alle imprese associate. La nuova struttura sarà composta dalle 500 aziende (27mila addetti) di Confindustria Alessandria e dalle 1.200 aziende (60mila addetti) di Confindustria Cuneo, rappresentando un totale di 1.700 aziende e 87mila addetti. COMMENTI PRESIDENTI CONFINDUSTRIA PIEMONTE, ALESSANDRIA, CUNEO:
Il mio ruolo è duplice: come Presidente Regionale sono lieto che la fusione si stia concretizzando, anzi auspico che si possa presto ampliare, ma anche come componente della Commissione Pesenti sono doppiamente orgoglioso che il progetto di riforma di Confindustria stia avanzando in maniera spedita”. Carbonato ha sottolineato i vantaggi di questo processo: “Si mira al contenimento dei costi delle strutture, ma al contempo l’obiettivo è di fornire servizi di maggiore qualità. Oggi è necessario disporre di una massa critica rilevante per far fronte a dinamiche di mercato sempre più complesse; occorre dunque mettere a fattore comune le eccellenze, semplificando la struttura associativa. Il processo è ormai avviato e coinvolge, oltre alla stessa Confindustria, decine di Associazioni Territoriali in tutta Italia. Il percorso virtuoso di aggregazione introduce anche un incentivo che si traduce in una maggior presenza nel Consiglio Generale di Confindustria. In Piemonte in particolare, si punta a definire tre poli di rappresentanza nella Confindustria regionale: Torino, Piemonte Nord-Ovest e Piemonte Sud.
È per me un momento particolarmente emozionante perché, insieme al collega Franco Biraghi, stiamo dimostrando che anche i ‘campanili’ possono essere razionalmente scavalcati. La grande capacità all’esportazione e all’internazionalizzazione della nostra provincia, unita alla profonda capillarità e diversificazione di quella di Cuneo, costituiranno una miscela esplosiva per uno sviluppo sano e durevole di un comune territorio al quale saremo in grado di fornire servizi sempre più di qualità ed adeguati ad un contesto mondiale in continua accelerazione.
L’aspetto più importante di questa intesa è la valenza politica che porta con sé, in quanto unendosi le due realtà associative aumentano il loro peso specifico nei confronti degli interlocutori del mondo imprenditoriale, siano questi politici, istituzioni o enti. La nuova realtà avrà un peso maggiore anche nei confronti della Confindustria nazionale e regionale: oggi l’unione degli industriali di Cuneo è al dodicesimo posto per numero di aziende associate e numero complessivo di lavoratori impiegati. Con l’unione puntiamo a salire di qualche posizione. Non indifferente poi è l’aspetto economico connesso a questo processo; sovrapponendo le due strutture, da un lato, si avranno risparmi notevoli sui costi di gestione, dall’altro, si potranno integrare i servizi in modo migliore, sfruttando appieno le potenzialità delle risorse interne alle due ‘territoriali’. |
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