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C.S. n. 53
Comunicato stampa, Cuneo, 25/09/2015
con preghiera di cortese pubblicazione e/o diffusione
Il noto programma tv "La Gabbia" ha realizzato un servizio sul mancato completamento dell'autostrada Asti-Cuneo
Intervistati imprenditori e sindaci della Granda. Il servizio si può vedere su Youtube
Lunedì 21 e martedì 22 settembre la redazione della nota trasmissione tv ‘La Gabbia’ in onda su La7 è stata in provincia di Cuneo per realizzare un servizio sul mancato completamento dell’autostrada A33 Asti-Cuneo. Il servizio dal titolo “Chi ci guadagna se l’autostrada rimane incompiuta”, firmato dal giornalista Manuele Bonaccorsi, è andato in onda mercoledì 23.
Tra gli intervistati, imprenditori e sindaci cuneesi che quotidianamente pagano il disservizio causato loro dall’assenza della tratta albese e il presidente di Confindustria Cuneo Franco Biraghi, che si sta adoperando in prima persona per ottenere al più presto il riavvio dei lavori. Il servizio si può visionare sul sito di condivisione video Youtube al link https://youtu.be/3L2VVwfnPWQ, oppure sull’home page del sito di Confindustria Cuneo www.uicuneo.it. Invitiamo tutti gli organi di stampa a condividerlo sui propri profili social. “Una nostra azienda associata, la Monge & C. di Monasterolo di Savigliano, ha messo a disposizione del giornalista e del suo cameraman uno dei propri camion ‘marchiati’ con la scritta ‘Vogliamo l’autostrada A33 Asti-Cuneo’ – spiega il presidente degli industriali cuneesi, Franco Biraghi -. Abbiamo mostrato all’inviato del programma cosa vuol dire per un’azienda cuneese non avere a disposizione un’autostrada completa, ma che fa pagare pedaggi molto cari”. Durante la due giorni di riprese, la redazione de ‘La Gabbia’ ha intervistato sindaci, cittadini e imprenditori, esasperati dall’empasse che sta vivendo l’opera, bloccata ormai da anni. Le riprese hanno mostrato la protesta dei venti sindaci di Langa e Roero e di un nutrito gruppo di cittadini che martedì 22 settembre hanno manifestato nei pressi del casello autostradale di Govone. Non mancano alcuni dati relativi agli incassi della società concessionaria e un’intervista fatta proprio al presidente di Confindustria Cuneo, Franco Biraghi: “Ho evidenziato come la concessionaria non abbia alcun interesse a terminare l’opera perché altre tratte autostradali come la Torino-Savona, la Milano-Torino o la Torino-Piacenza, sempre gestite dalla stessa, abbiano pedaggi ben più elevati e quindi remunerativi per le proprie casse”. Il servizio di Manuele Bonaccorsi si chiude con alcune riflessioni del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio che, sulla vicenda Asti-Cuneo, ammette come ci siano regole che non stanno funzionando. |
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